L'eiaculazione precoce è una delle problematiche sessuali più diffuse tra gli uomini, con una prevalenza stimata intorno al 30% nella popolazione generale. Solo dagli anni '50, con l'attenzione crescente verso il piacere femminile, la durata del rapporto sessuale ha assunto maggiore rilevanza. Ciò ha portato a considerare l'eiaculazione precoce come un problema legato alla "prestazione" maschile, creando un focus su come prolungare l’atto sessuale per soddisfare maggiormente il partner.
Secondo il DSM-5 (Manuale Diagnostico e Statistico dei Disturbi Mentali), l'eiaculazione precoce è definita come l'incapacità di ritardare l'eiaculazione per almeno un minuto dopo la penetrazione vaginale, manifestandosi in modo persistente per almeno 6 mesi in quasi tutti i rapporti. Questo disturbo può causare stress sia individuale che di coppia.
Un'altra definizione arriva dall'ISSM (International Society for Sexual Medicine), che si concentra su tre fattori principali:
In alcuni casi, l'eiaculazione precoce si associa ad altre disfunzioni sessuali, come difficoltà nel mantenere l'erezione, innescando un circolo vizioso che amplifica il disagio.
L'eiaculazione precoce occasionale non rappresenta una vera disfunzione. Durante le prime esperienze sessuali o durante i primi incontri con un nuovo partner sessuale, ad esempio, può essere normale sentirsi agitati e avere episodi di eiaculazione precoce. Tuttavia, per coloro che sperimentano ansia intensa, depressione, disagio psicologico o tensioni coniugali a causa della ridotta soddisfazione sessuale e delle conseguenze negative sulle relazioni, è fondamentale prendere in considerazione una valutazione approfondita della situazione.
Le cause possono essere sia organiche che psicologiche:
Cause organiche: includono fimosi, frenulo breve, prostatiti, uso e astinenza da droghe, disturbi ormonali (come l'ipertiroidismo), problemi neurologici (sclerosi multipla) o condizioni metaboliche come il diabete.
Uno dei fattori più comuni è l'ansia da prestazione, specialmente durante le prime esperienze sessuali o con un nuovo partner. È importante prendersi del tempo per conoscere se stessi, il proprio corpo e quello del partner, creando un ambiente confortevole che riduca la tensione.
Sebbene il web sia ricco di soluzioni fai-da-te, spesso questi metodi risultano inefficaci. Esercizi per il controllo eiaculatorio, se non inseriti in un contesto terapeutico più ampio, raramente portano a miglioramenti significativi. È fondamentale evitare di affrontare il problema solo dal punto di vista organico o psicologico. L'eiaculazione precoce, infatti, va considerata come un sintomo complesso, che richiede un trattamento integrato.
Per trattare l’eiaculazione precoce, la terapia sessuale combinata con il consulto di un andrologo è spesso la strada migliore. In alcuni casi, può essere utile il supporto farmacologico, da abbinare a un percorso psicologico-sessuologico che affronti l'ansia e altre dinamiche emotive legate al sintomo.
Sebbene non esista una definizione unanime per l'eiaculazione precoce, gli esperti di salute sessuale concordano sull'importanza di un approccio multidisciplinare che consideri sia i fattori biologici che quelli psicologici. Un trattamento efficace richiede la consulenza di specialisti, come un andrologo e un terapeuta sessuale, per affrontare tutti gli aspetti legati a questa disfunzione e migliorare la qualità della vita sessuale.
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