• 06-03-2025

Ghosting: Il Silenzio che Fa Male

Negli ultimi anni, il ghosting è diventato una pratica sempre più diffusa nelle relazioni, soprattutto con l'aumento delle interazioni online. Questo fenomeno si verifica quando una persona interrompe improvvisamente ogni contatto con un'altra, senza avvisi o spiegazioni.  Il ghosting è un modo per porre fine a una relazione evitando il confronto diretto, ma il suo impatto emotivo può essere significativo per chi lo subisce. Non riguarda solo le relazioni sentimentali, ma può verificarsi anche tra amici, colleghi o persino in ambito professionale.


Perché si pratica il Ghosting?

Le motivazioni più comuni dietro al ghosting includono:

  • Evitare il conflitto e paura del confronto: Affrontare una rottura può essere difficile ed emotivamente impegnativo, e per alcuni il silenzio sembra un’opzione più semplice.
  • Paura della reazione dell'altro: alcuni temono che la persona ghostata possa reagire con rabbia o sofferenza, rendendo la chiusura ancora più complicata.
  • Mancanza di interesse o coinvolgimento: quando la relazione non è abbastanza importante per chi la interrompe oppure quando la connessione emotiva è debole, alcune persone non sentono il bisogno di una chiusura formale.
  • Disagio nel trovare le parole giuste: esprimere il motivo della rottura può essere difficile e il ghosting diventa una via di fuga.
  • Evitare sensi di colpa: Non dover dire direttamente a qualcuno che la relazione è finita riduce il senso di colpa nel breve termine.
  • Disinteresse improvviso: In alcuni casi, il ghosting avviene quando l’interesse verso l’altra persona svanisce rapidamente.


Chi sceglie di ghostare spesso lo fa per evitare il disagio di una conversazione difficile. Invece di affrontare il confronto diretto, preferisce sparire, pensando di risparmiare a entrambi il dolore di una rottura esplicita. In alcuni casi, il ghoster può anche credere di proteggere l’altro dal dolore, evitando parole che potrebbero ferire. Tuttavia, questa intenzione non è percepita da chi viene ghostato, che vive la scomparsa come un rifiuto improvviso e inspiegabile.


Come si sente chi subisce il Ghosting?

Essere ghostati significa trovarsi di fronte a un silenzio improvviso e totale, essere lasciati senza una spiegazione, con molte domande senza risposta. Le emozioni più comuni sono:

  • Tristezza e senso di rifiuto: Il ghosting può far sentire inutili e poco importanti, minando l’autostima.
  • Rabbia e frustrazione: L'assenza di una chiusura può generare risentimento e un senso di ingiustizia.
  • Ansia e insicurezza: Il silenzio improvviso porta a interrogarsi continuamente su cosa sia andato storto, alimentando insicurezze personali, e può far dubitare delle proprie azioni.
  • Senso di impotenza: Senza una spiegazione o una possibilità di risposta, chi subisce il ghosting si sente bloccato, senza controllo sulla situazione.
  • La relazione rimane in sospeso: Non essendoci una chiusura netta, può essere difficile accettare ed elaborare la fine del rapporto, portando a un senso di incertezza e attaccamento a qualcosa che non esiste più. L’assenza di una vera chiusura può far sembrare la relazione ancora "sospesa", rendendo più difficile accettarne la fine e andare avanti.


Anche chi pratica il Ghosting può provare disagio?

Anche chi pratica il ghosting può trovarsi a vivere emozioni contrastanti, oscillando tra il sollievo di aver evitato un confronto diretto e il senso di colpa per aver lasciato l’altra persona senza spiegazioni. Sebbene l’impatto emotivo per chi ghosta sia generalmente meno intenso rispetto a chi lo subisce, il distacco non è sempre privo di conseguenze. 

Il ghoster può sentirsi in conflitto tra il bisogno di chiudere una relazione e il timore di ferire l’altro, ritardando il confronto fino a renderlo impossibile. In molti casi, il silenzio nasce dalla paura di non trovare le parole giuste o dal desiderio di evitare una situazione percepita come scomoda, portando a una scelta che, nel tempo, può generare rimorso. Quando il coinvolgimento emotivo è superficiale, il distacco risulta più semplice, ma con il passare del tempo alcuni ghoster si rendono conto che avrebbero potuto gestire la situazione in modo più maturo e rispettoso, affrontando il dialogo anziché rifugiarsi nell’assenza.

Ghosting e Ostracismo: Un Dolore Simile

Il ghosting può essere paragonato all’ostracismo, ovvero l’essere ignorati ed esclusi socialmente. Entrambe le esperienze possono generare tristezza, rabbia e insicurezza, minacciando bisogni psicologici fondamentali come il senso di appartenenza e l’autostima.

Studi nell'ambito della psicologia dimostrano che l’ostracismo può generare:

  • Ferite emotive profonde: il cervello reagisce all'esclusione nello stesso modo in cui reagisce al dolore fisico.
  • Rabbia e desiderio di spiegazioni: chi viene escluso tende a cercare un senso nella propria esperienza.
  • Perdita di fiducia: dopo un'esperienza di ghosting, può diventare più difficile aprirsi a nuove relazioni.

Essere ignorati e cancellati dalla vita di qualcuno senza spiegazioni può portare a un senso di isolamento e a domande senza risposta. Allo stesso tempo, anche chi esclude può provare disagio emotivo, sebbene in misura minore. Alcuni ghoster credono che ignorare l’altro sia un modo più "gentile" per chiudere la relazione, ma in realtà questo lascia ferite più profonde.

L’Impatto del Ghosting sulle Relazioni Future

Il ghosting lascia spesso una traccia profonda nelle relazioni future. Per chi lo subisce, può rappresentare un'esperienza di esclusione che mina l’autostima e la fiducia negli altri. Alcuni sviluppano una maggiore paura dell’abbandono, diventando più ansiosi e insicuri nei rapporti. Altri possono adottare un atteggiamento più distaccato ed evitante, temendo di investire emotivamente per non rischiare di soffrire di nuovo. Senza una vera chiusura, il rischio è quello di rimanere ancorati al passato, rendendo difficile aprirsi a nuove connessioni.

Il ghosting è una scelta di chi lo pratica, non una conseguenza diretta delle proprie azioni o del proprio valore personale. Anche se doloroso, è importante riconoscere che la persona ha scelto di interrompere la relazione in questo modo. Insistere per ottenere risposte può solo aumentare il dolore. È meglio focalizzarsi su ciò che si può controllare: il proprio benessere.

 Elaborare questa esperienza richiede tempo, ma può diventare un'opportunità per comprendere meglio i propri bisogni emotivi, riconoscere dinamiche relazionali poco sane e circondarsi di persone che offrono rispetto e autenticità.




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